Bologna: 25 alloggi pubblici a canone concordato per lavoratrici e lavoratori
Dal 13 novembre e fino al prossimo 16 gennaio, è aperto l’Avviso del Comune di Bologna finalizzato a verificare l’interesse di aziende ed enti del terzo settore a ottenere in concessione 25 alloggi pubblici da destinare temporaneamente alle proprie lavoratrici e lavoratori.
L’Avviso ha carattere esclusivamente esplorativo e si propone di verificare l’interesse degli operatori del territorio metropolitano a ristrutturare gli immobili disponibili, per affittarli a canone concordato ai dipendenti e alle dipendenti delle imprese che ne faranno richiesta.
I 25 alloggi, distribuiti tra Anzola, Calderara, Castello d’Argile, Pianoro e Valsamoggia, fanno parte di un lotto di proprietà comunale attualmente sfitto per carenze manutentive.
Il futuro bando di assegnazione
La raccolta e valutazione delle manifestazioni di interesse potrà dare luogo alla pubblicazione di un bando per l’assegnazione dei 25 alloggi disponibili a una o più imprese, enti del Terzo Settore, enti non profit e associazioni di categoria con sede operativa nel territorio della Città Metropolitana.
Sulla base di una convenzione indicativamente settennale siglata con l’Amministrazione, l’operatore o gli operatori vincitori si impegneranno a sostenere i costi di ristrutturazione degli appartamenti, pari a un totale di circa 400 mila euro, e potranno ammortizzare parte della spesa percependo per 4 anni i canoni di affitto versati da lavoratori e lavoratrici che risulteranno assegnatari.
Il bando premierà operatori interessati a finanziare la ristrutturazione dell’intero lotto, a partecipare come raggruppamento, e disponibili ad offrire ai nuclei assegnatari ulteriori misure, come la riduzione del canone di affitto o l’acquisto di arredi essenziali.
La procedura selettiva valorizzerà inoltre chi vorrà destinare gli alloggi alle categorie di lavoratori e lavoratrici più esposte a forme di discriminazione nell’accesso alla casa, come cittadine e cittadini stranieri, giovani under 35, nuclei monogenitoriali e famiglie con minori a carico o con componenti affetti da disabilità.
Gli alloggi potranno essere assegnati ai dipendenti e alle dipendenti dell’impresa o ente vincitore che abbiano un ISEE compreso tra i 9.360 e i 35.000 euro e non siano proprietarie di una casa o assegnatarie di un alloggio sostenuto con fondi pubblici nel territorio metropolitano.
I contratti a canone concordato
Gli appartamenti saranno affittati con contratti a canone concordato transitori, della durata massima di 18 mesi, e i canoni di locazione saranno determinati secondo i criteri stabiliti dall’Accordo Territoriale in materia di locazione concordata, tenendo conto anche della sostenibilità del canone rispetto ai redditi degli assegnatari.
I canoni potranno essere incamerati dall’operatore concessionario per i primi 4 anni, trascorsi i quali le somme saranno invece conferite alla Fondazione Abitare Bologna per il finanziamento di altri progetti abitativi.
La Strategia 5 del Piano per l’Abitare
L’avviso è stato realizzato nell’ambito della Strategia 5: Attrazione e retention dei talenti nazionali e internazionali del Piano per l’Abitare, con l’obiettivo di favorire l’inserimento abitativo e sociale di lavoratori e lavoratrici che abbiano la necessità immediata di un’abitazione a canoni di locazione sostenibili.
Al contempo, il progetto intende rispondere all’esigenza di riabilitare il patrimonio pubblico sfitto. I 25 alloggi individuati sono infatti solo una parte di quelli ad oggi inutilizzati e costituiscono un progetto pilota utile a testare un modello di partnership pubblico-privato per la rigenerazione del patrimonio abitativo pubblico.
clubPRO Cerchio Casa
L’avviso si inserisce inoltre nell’ambito delle attività di clubPRO. In quanto prototipazione di un modello innovativo di collaborazione pubblico-privato, si colloca a valle del percorso di lavoro dedicato al tema dell’Abitare per i lavoratori delle aziende del territorio, scelto per il 2025 nell’ambito di clubPRO Cerchio Casa.
ClubPRO è una rete di imprese promossa da Città metropolitana e Comune di Bologna sotto la guida dal Sindaco e basata sul confronto strutturato e continuativo tra la Città metropolitana, il Comune di Bologna e le principali imprese del territorio, su temi che hanno ricadute sociali e territoriali.
Leggi la notizia sul sito Iperbole del Comune.