Assegnati dieci alloggi a canone calmierato in Via Ilio Barontini, 17

Nei giorni scorsi sono state consegnate le chiavi dei 10 appartamenti a canone calmierato di via Ilio Barontini 17 ad altrettante nuove famiglie a reddito intermedio, individuate attraverso avviso pubblico. In questo modo si completano i nuclei di un vero e proprio condominio solidale, dove convivono 50 nuclei già affittuari di Acer, 30 studenti e studentesse meritevoli e basso reddito grazie alla convenzione siglata con ERGO, oltre agli ultimi dieci appartamenti messi a bando dal Comune per completare l’intervento di mixitè.

Il complesso di via Barontini è uno dei cinque edifici pubblici candidati alla sperimentazione di nuove forme di convivenza, nell’ambito della seconda strategia del Piano per l’Abitare.

In collaborazione con Acer Bologna ed ER.GO., il Comune darà infatti vita a un condominio solidale che coinvolgerà le famiglie già residenti nel comparto, gli studenti e le studentesse meritevoli e a basso reddito che abitano negli alloggi ER.GO. e le nuove famiglie assegnatarie tramite la presenza di un portierato sociale che verrà attivato subito dopo l’estate.

“L’abitare collaborativo e cooperativo – è il commento della vicesindaca Emily Marion Clancy – sono parti integranti del dna della nostra città. Il Comune di Bologna è stato uno dei primi comuni in Italia a promuovere, normare e accompagnare la diffusione dell’abitare collaborativo e solidale, riconoscendone l’intrinseco valore sociale e la capacità di fungere da motore di coesione e inclusione sociale.

Con l’operazione tesa a creare un condominio solidale in via Barontini abbiamo messo a disposizione alloggi a canone concordato pensati per quella fascia di persone a reddito intermedio che non rientrano nella graduatoria per le case popolari ma non riescono ad affrontare gli attuali costi di mercato della locazione.

Con via Lenin, andiamo nella direzione di strutturare un nuovo cohousing nella nostra città in collaborazione con operatori del terzo settore e grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, favorendo la coesione sociale, l’autonomia abitativa e la costituzione di reti di comunità, promuovendo un nuovo modello abitativo in grado di mettere insieme nuclei familiari diversi per età, cultura ed esigenze, che progettano e gestiscono in modo condiviso spazi domestici e spazi comuni.

Due risultati importanti che ci permettono di proseguire nella concretizzazione del nostro Piano per l’Abitare”.

Qui il bando di assegnazione degli alloggi e la graduatoria della selezione degli affittuari.