Diritto alla città, affitti brevi e politiche per l’abitare: gli esiti della terza Assemblea Pubblica sulla casa

L’Assemblea Pubblica sulla casa 2025

Il 9 e 10 maggio 2025 si è svolta presso il Padiglione Filla, nel Parco della Montagnola di Bologna, la terza Assemblea Pubblica sulla casa dal titolo “Diritto alla città, affitti brevi e politiche per l’abitare”

L’iniziativa, promossa dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana, rientra tra le attività previste dal Piano per l’Abitare e ha visto il coinvolgimento di una pluralità di soggetti tra istituzioni, associazioni, studiosi e operatori. 

Obiettivo dell’assemblea è stato quello di costruire uno spazio di confronto aperto e partecipato sulle trasformazioni in corso nel sistema abitativo, con particolare attenzione all’espansione degli affitti brevi, alla tutela del diritto alla città e alla necessità di politiche urbane capaci di governare le dinamiche abitative in un contesto metropolitano e turistico in profonda evoluzione. 

Durante le due giornate si sono alternati momenti di inquadramento istituzionale, interventi di ricerca, testimonianze di associazioni e movimenti e tavoli di discussione partecipata. 

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi soggetti, tra cui la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, la Città Metropolitana, il Social Forum dell’Abitare, il territorio turistico Bologna-Modena, studiosi e studiose delle Università di Roma e Amsterdam e rappresentanti del settore extralberghiero.

Evangelisti, Clancy e Laudani seduti al tavolo dei relatori

La proposta di legge regionale per regolamentare gli affitti brevi

Tra i principali temi affrontati, la proposta di legge regionale per la regolamentazione degli affitti brevi, attualmente in fase di redazione e attesa per la fine dell’anno: una misura rivolta ai Comuni, pensata per offrire uno strumento concreto e flessibile per governare un fenomeno che incide profondamente sul mercato immobiliare, sull’accesso all’abitazione e, più in generale, sulle dinamiche urbane. 

Il provvedimento, fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, proprio grazie alla sua flessibilità è concepito per considerare le specificità territoriali e supportare anche i Comuni di dimensioni più ridotte attraverso strumenti urbanistici e di governo del territorio. 

Tali strumenti possono essere utili a promuovere lo sviluppo locale oppure, nei contesti più critici, a compiere scelte mirate per una gestione più consapevole e sostenibile della pressione abitativa

La variante al Regolamento Edilizio del Comune di Bologna

In questo quadro si è discusso anche della sperimentazione locale avviata dal Comune di Bologna attraverso la variante al Regolamento Edilizio, con l’introduzione della categoria d’uso B3 specifica per gli alloggi turistici

La variante ha già portato negli ultimi mesi alla mancata autorizzazione del 10% delle richieste di cambio d’uso, evidenziando un primo contenimento dello sviluppo incontrollato degli affitti brevi. 

Una seconda variante è in fase di avvio e mira a introdurre nuovi strumenti normativi, tra cui limiti alle licenze, sistemi di revisione periodica, obblighi di residenzialità e limiti temporali. 

La proposta di legge nazionale

Nel corso dell’assemblea è stata anche presentata la proposta di legge nazionale avanzata da Alta Tensione Abitativa – sostenuta anche dal Comune di Bologna – che intende colmare il vuoto normativo esistente introducendo una regolamentazione unitaria per le locazioni brevi, in grado di rafforzare le competenze dei Comuni e salvaguardare la funzione residenziale nei contesti urbani più esposti. 

L’intervento della città di Amsterdam

Un confronto internazionale con Mark Boekwijt, consulente strategico del Sindaco della città di Amsterdam, ha arricchito i lavori con la presentazione del caso della città di Amsterdam, che ha avviato politiche urbane integrate volte a contenere l’impatto del turismo e a tutelare la qualità della vita dei residenti. 

Tra le misure adottate dalla città olandese, il contenimento della capacità insediativa delle strutture ricettive, l’aumento della tassa di soggiorno, il controllo dei negozi turistici e l’introduzione di strumenti di monitoraggio attivo, come un questionario condotto su base biennale tra i cittadini per valutare la percezione dell’impatto del turismo e orientare le politiche pubbliche. 

La ricerca dell’Università di Roma la Sapienza

Il dialogo con Amsterdam è stato utile per inquadrare le criticità della città di Bologna, dove l’espansione degli affitti brevi sta aggravando le tensioni nel mercato immobiliare limitando le opportunità di accesso per le fasce economicamente più vulnerabili, tra cui studenti universitari, lavoratori precari e giovani famiglie. 

In questo contesto Ilaria Rossi, ricercatrice dell’Università di Roma La Sapienza, ha presentato una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Tourism Economics che analizza l’impatto della piattaforma Airbnb sugli affitti a lungo termine, sulle dinamiche demografiche e sulle iscrizioni universitarie nel territorio bolognese, evidenziando come la diffusione degli alloggi turistici stia progressivamente modificando la struttura sociale e residenziale della città. 

Conclusioni

In conclusione, gli interventi della Vicesindaca del Comune di Bologna Emily Marion Clancy, del direttore del Settore Politiche Abitative del Comune di Bologna Marco Guerzoni e Claudio Calvaresi di Avanzi-Sostenibilità per azioni hanno tirato le fila del confronto, sottolineando l’urgenza di risposte integrate, in grado di tenere insieme regolamentazione, incentivazione, monitoraggio e conoscenza approfondita dei territori. 

Le politiche dell’abitare devono entrare a pieno titolo nel dibattito su turismo e cultura, evidenziando l’importanza della pianificazione urbana e territoriale a fronte delle sole regole di mercato. 

Perché Bologna continui a essere una città attrattiva, è necessario che resti anche inclusiva, abitata da una pluralità di soggetti e non ridotta a vetrina turistica. Preservare l’autenticità sociale e culturale della città è quindi la sfida fondamentale da affrontare.

Per consultare i verbali dell’Assemblea,  visita la pagina TERZA ASSEMBLEA.